Entusiasmante esperienza quella vissuta dai bambini della Scuola dell'Infanzia del plesso Verdolino: si sono immedesimati nel ruolo dei contadini al momento della vendemmia
il murales della vendemmia |
Con l'aiuto
degli esperti dell'associazione “la fabbrica del divertimento”
vestiti da
contadini, quindi con tanto di fazzoletti al collo e/o nei capelli, hanno
sperimentato le varie fasi della preparazione del vino e conosciuto i
termini specifici sia di tutte le parti della pianta da cui si ottiene, la
vite, che dei vari strumenti necessari.
In piccoli
gruppi hanno sperimentato la spremitura degli acini con le manine, hanno poi misurato la loro forza stringendo
il torchio e, entusiasti per la quantità di succo prodotto, lo hanno misurato
travasandolo in più brocche mentre percepivano nell'aria un particolare odore
dolciastro
Dopo tanto
lavoro, i bambini si sono spostati in un altro ambiente dove, proprio come
fanno i contadini, hanno concluso la vendemmia con il rituale ballo
folkloristico di gruppo, accompagnato dal suono ritmato di strumenti inconsueti
e tipici della tradizione musicale della nostra regione.
Molti di
loro conoscevano la tamburrella napoletana ma per tutti è stata la prima volta che hanno visto il tricchebballacche
e lo sceta vajasse detto
anche “il violino dei poveri”. Questa fase del lavoro è stata un'ottima
occasione per spiegare quanto sia bello ad ogni età condividere con i compagni
la gioia di un lavoro ben fatto e quanto il canto corale e il ballo di gruppo
siano i modi migliori per farlo!
In realtà
gli alunni della scuola dell'infanzia praticano quest'esperienza
quotidianamente ma sapere che “lo fanno anche i grandi” è per
loro stato particolarmente gratificante!
I piccoli
sanno che la conoscenza del mondo avviene grazie ai sensi e hanno riepilogato i
momenti in cui si sono serviti del tatto, della vista, dell'udito
e dell'olfatto … resta l'utilizzazione del gusto: quella avverrà
più tardi, quando proveranno a casa con i genitori il mosto divenuto
vino!